Autore: Rina
Gotiqvantica
Pala d'altare Issenheim
Nel percorso di pellegrinaggio, la pala d’altare di Issenheim è spesso presentata come un esempio di maestria artistica al servizio dell’insegnamento religioso della chiesa cristiana. Tuttavia, secondo l’autore, questa pala d’altare presenta dei “dettagli” con doppia lettura suggerendo anche una dimensione esoterica. L’approccio proposto è assolutamente innovativo, a volte sovversivo, ma sempre coerente. Con parole semplici, l’autore rimette in questione, propone e finalmente rivela che questa pala d’altare è anche un’ordinanza alchimica al punto di considerarla più come un’opera spirituale che religiosa. L’insegnamento dipinto su questa pala d’altare mostrerebbe un’altra immagine di Gesù e della sua missione cristica, Maria Maddalena sarebbe presentata come l’apostolo degli apostoli ; Maria come un’iniziata di eccezionale purezza più che vergine. Lo sguardo dell’alchimista ci permette di scoprire l’insegnamento della pala d’altare commovente di tolleranza e di attualità, in concordanza con la realtà subatomica e con le testimonianze di chi ha vissuto “L’aldilà” alla loro morte clinica. Quest’opera è un incontro tra Arte e Spirituale, tra Spirituale e fisica quantistica : la pala d’altare viene qui considerata un trampolino di lancio della Trasmutazione.
Citazioni del libro
p. 24:
In altre parole, la pala d’altare che molti considerano un’opera religiosamente dogmatica sembra riecheggiare qui la Chiesa d’Oriente considerando Maria Maddalena come l’apostolo preferito di Gesù. Secondo le Scritture, fu per primo a lei che Gesù risorto si presentò spontaneamente e sulla pala d’altare è ai suoi piedi che viene posto il vaso terapeutico. In altre parole, il vaso della pala d’altare cancella la diffamazione della donna : presentando Maria Maddalena come un’ Iniziata eccezionale, Gesù diventa un profeta di alto livello di coscienza che pone la donna in primo piano, mentre a quei tempi la donna era considerata minore a vita.
p .33:
Date queste considerazioni, Cristo posto al centro delle polarità positiva / negativa, rappresenta necessariamente la parte neutra della materia : tra Mercurio – San Sebastiano e lo Zolfo – San Antonio, Cristo è… il Sale dell’alchimista ! In altri termini, il sale della materia è il neutrone dell’atomo che ha la funzione di “incollare” i componenti subatomici : “sale” in francese si dice “sel”, stesso fonema del verbo “scelle” che significa “incollare” appunto… Cristo è identificato come la parte neutra dell’atomo sottintendendo che il messaggio cristiano ha lo scopo di stabilire la pace tra gli uomini, di collegarli tra loro nonostante le individualità di ciascuno. Il sale è eterno, è la parte della materia che non può essere eliminata. Il sale permette anche la conservazione del cibo : il sale rappresenta l’infinito, concetto legato al messaggio cristiano poiché dalla Passione si annuncia all’umanità che la morte è solo il passaggio al Dopo Vita. Il sale è la parte neutra della materia come il neutrone è esento di carica elettrica, come Cristo che non giudica ma accoglie ognuno di noi qualunque cosa abbiamo commesso.
p. 43:
Grünewald presenta un concerto etereo cioè composto da spiriti musicisti, in un equilibrato contrasto di forze scure e luminose all’interno della stessa composizione armonica… visto che musicale ! Le religioni insegnano una visione dicotomica della vita difendendo l’idea che c’è il Bene da una parte e il Male dall’altra; da un lato i credenti e dall’altro gli infedeli. A contrario, la pala d’altare ci invita a riconoscere il Male e a vivere con esso, perché il Male non è male di per sé, ma indispensabile per far funzionare l’Universo! Conoscere il Male permette di imparare il discernimento : gli angeli dipinti sopra di Gesù indicano che Egli ha finalmente scelto di servire il Bene. A differenza di qualsiasi religione che difende la sua verità a scapito delle altre religioni, la spiritualità ci invita a trovare i valori comuni tra gli individui – credenti o no – perché l’obbiettivo è quello di essere all’UNIsono, essere consapevoli della sua UNicità essendo collegati all’UNiverso !
Ma quali sono quei “dettagli” della pala d’altare di Issenheim che inducono alla visione alchimica dell’opera ?
La mia visione alchimica della pala d’altare ha iniziato con quest’agnello cruciforo : il suo sangue schizza nella coppa dorata facendo allusione al famoso mito del Santo Graal, simbolo maggiore dei Templari. Appartiene alla cultura pagana bretone, ed è anche un’indicazione alchimica…
L’alchimista vuole conoscere la materia per riuscire a purificarla et in finalité per poter purificare sé stesso. La pietra filosofale à il nome dato dall’alchimista al metallo purificato, cioè che presenta una struttura rettilinea, di colore traslucido e quindi capace di condurre la luce : come la caraffa di Grünewald…
Un angioletto di sesso maschile posto alla destra di Cristo : sarebbe un’allegoria della materia ?
Una crocifissione con una trave orizzontale curvata…mai eseguito in precedenza, né a posteriori…un dettaglio unico quindi e che è alla base dell’idea che la Crocifissione di Grünewald, più che una crocifissione, è un’allegoria alchimica !
Aura straordinaria senza uso dell’oro : per rappresentare meglio l’etere ?
Gotiqvantica
Tutti promessi in Paradiso, siamo tutti condannati alla Luce. Così sia.
amazon.com : francese – italiano- inglese (tradotto da V. POPPE) – tedesco (tradotto da R. MÜLLER) – spagnolo (tradotto da A. LEON-COLOTTE)
In questo libro sono citate varie cattedrali gotiche europee per illustrare questo linguaggio esoterico fatto di simboli, di geometria, di statuario, di proporzioni e di orientamento. Un linguaggio che prende le sue radici nelle civiltà celtica, egizia, ebraica, greca, sufì o indù. E allora per forza la dimensione spirituale della cattedrale gotica presenta delle analogie con siti mondialmente noti come la piramide di Gizeh o Stonehenge.
L’autore prende letteralmente il lettore per la mano, lo fa camminare passo dopo passo nello spazio delimitato dalle mura della cattedrale e si ferma sulle varie parti dell’edificio per spiegarne il senso, o i sensi, nascosti o meno. Allora il lettore scopre che la cattedrale è un invito al camminare, come fanno i pellegrini per Compostela, come raccontato nella leggenda del Re Artù in cerca del Graal.
La cattedrale gotica è la Via della saggezza con l’Amore come destinazione finale. È il cammino del Risveglio che non può essere percorso di colpo, ma esige di essere compiuto in più tappe. Ogni tappa ci spoglia dei nostri errori, ogni tappa ci purifica sempre di più e ci prepara a passare nel mondo dell’Aldilà, un mondo esento di materia e dove regna solo l’Amore Incondizionale.
L’insegnamento spirituale presente nella cattedrale gotica coincide con le recenti ricerche medicali sul cervello, la differenza tra cervello e coscienza e il funzionamento del cuore ; il tutto corroborato da testimonianze di Esperienze di Morte Imminenti.
Viviamo nell’era nuova dove Spiritualità e Scienze sembrano avere la stessa visione dell’Universo, della Vita, della Morte e del Dopovita.
In fin dei conti, l’essenza dell’insegnamento proposto dalla cattedrale gotica risiede nel suo spazio, nel suo vuoto. Un vuoto che è come una cassa di risonanza costruita in modo analogo al nostro Universo nel quale evolviamo e che produce il Suono Permanente.
L’Universo è un Suono e la musica è una delle espressioni maestra del linguaggio esoterico. Composto da 7 chiavi, le note musicali devono dunque aprire 7 porte. E questo libro ha la pretesa di offrire le serrature.
Citazioni del libro
p. 29 : Chi desidera conoscere la cattedrale non lo fa per caso, ma sceglie volontariamente di entrarvi e scopre così il suo insegnamento ivi custodito man mano che penetra all’interno dell’edificio.
Prima di decriptare l’insegnamento spirituale profuso nell’edificio, è fondamentale capire innanzitutto che la cattedrale rappresenta l’idea che si ha del Cammino.
Camminare attraverso la cattedrale è un atto di pellegrinaggio analogo a quello intrapreso nei vari periodi storici di tutte le religioni, analogo a quello che parte dalla Gallia e giunge fino a Compostela, un cammino di pellegrinaggio noto già nel Neolitico e segnalato, nel tempo, da pietre o conchiglie.
Tuttora il pellegrino segue le indicazioni delle Cappesante dipinte o scolpite sugli edifici sacri lungo la strada per Compostela che gli consentono di rimanere sulla retta via, addirittura è la forma attribuita alla piazza principale di Siena…
L’Arcangelo Michael in lingua ebraica, San Michele in lingua italiana, è la guida che punta in direzione di Compostela la sua spada infiammata, strumento che simboleggia la rettitudine capace di aprire la materia […] l’Arcangelo è sempre rappresentato in posizione eretta su un piedestallo ottagonale perché il numero otto rappresenta la soglia, tra il Cielo (la parte superiore del glifo 8) e la Terra (la parte inferiore del numero 8). L’Arcangelo si trova dunque sul punto di incrocio del numero, tra il mondo della diritta (il nostro mondo tellurico) e della rovescia (l’Aldilà), per indicare la direzione per Compostela con la sua spada Durlindana, la spada che apparteneva al campione della Cristianità : Orlando.